Fino ad ora abbiamo visto come l’attività acquatica non solo non sia nociva alla madre ed al feto, ma anche come la donna possa trovare benefici fisici ed emozionali nel praticare una adeguata e giocosa sequenza di movimenti.
L’acqua però può essere ancora utilizzata per meglio preparare il fisico matero a quello che avverrà durante il travaglio ed il parto.
Un adeguata preparazione forse più psicomotoria che prettamente fisica è necessaria e utilissima soprattutto nelle donne (purtroppo la maggior parte) che non conoscono il proprio corpo e la sua fisiologia .
I movimenti più banali diventano per loro un impegno notevole ma rimangono un bagaglio di esperienza importante.
Visualizziamo ora, in modo sintetico quali sono le attività utili alla preparazione del travaglio e del parto che possiamo proporre alla donne in acqua e che tipo di lavoro dobbiamo suggerire. Naturalmente gli esempi pratici vi verranno suggeriti da chi si occupa della parte più tecnica, ma
anche della vostra esperienza e anche della vostra fantasia.
Finalità
Lavoro sulle contratture muscolari della pelvi che non permettono gli adattamenti posturali della colonna vertebrale soprattutto lombare ed in travaglio amplificano il dolore.
Lavoro acquatico
amplificare la flessibilità dell’articolazione coxofemorale con mobilizzazioni attive e passive.
Finalità
Confrontarsi con nuove emozioni e nuove sperimentazioni che magari incutono li timore di non saperle affrontare.
Lavoro acquatico
Rilassamento progressivo subacqueo e gioco.
Finalità
Buona consapevolezza del respiro per allontanare ansia e dolore durante il travaglio c ottimizzare il periodo espulsivo
Lavoro acquatico
Ritmi del respiro controllati da tempi precisi (come nello yoga)
Finalità
Imparare a conoscere il perineo riconoscendone la contrazione ed il rilassamento.
Lavoro acquatico
Contrazione e rilassamento con le visualizzazioni classiche della riabilitazione del perineo efiettuatc sia in acqua che fuori